Archij
 


Spazio museo
Caslano (CH)
2014-
Committente:
Privato

Architetto:
Jean-Patrick Jaccard

Collaboratori:
arch. Nicole Jaccard
arch Rodolfo Franco

Ingegnere civile:
Studio ingegneria Galli Michele & Associati SA, 6592 Sant’Antonino

Impiantistica:
Studio ingegneria Moggio Engineering SA, 6934 Bioggio
ElettroCrivelli SA, 6932 Breganzona


Nel gennaio 2014 siamo stati chiamati a partecipare ad un concorso per la realizzazione di una nuova ala dello stabilimento industriale
I contenuti richiesti sono i seguenti:

- nuova zona di carico per le merci con tre rampe, lato nord-est
- nuovo magazzino per i prodotti lavorati, climatizzato a 15° C, lato ovest
- nuova area tecnica per lavaggio stampi
- nuovo spazio commerciale, comprendente negozio e museo, in sostituzione di quello attuale
- nuova configurazione del piano posteggi riservati ai bus, sul fronte stabile
- Proposta di integrazione tra lo spazio esterno e il nuovo volume comprendente negozio e museo (nostra proposta)

Come allo stato attuale, si accede al complesso artigianale-industriale da via Rompada. Il sedime è caratterizzato da una leggera pendenza verso Sud, ma reso pianeggiante dall’edificazione dell’esistente complesso. Gli accessi sono facili, e dalla stessa via accedono sia i fornitori che i visitatori. Un grande posteggio ospita gli autoveicoli degli impiegati, ed un’entrata arretrata sul lato destro del fabbricato da accesso alla zona di carico e scarico dei fornitori; proprio in corrispondenza di quest’area si propone l’ampliamento richiesto dalla committenza.
Sul fronte dello stabile un posteggio ospita le auto dei visitatori; manca però allo stato attuale il posteggio per torpedoni.
L’accesso alla zona uffici, situata nello stabile principale, avviene sul fronte del fabbricato, ed affaccia sul posteggio di cui sopra.
Sul lato destro del fabbricato principale, in una struttura “provvisoria” trovano spazio l’attuale negozio ed il museo. Sarà lungo tutto il lato sinistro dell’edificio che si organizzano i nuovi volumi del progetto proposto in parte previsti come sostituzione di quelli esistenti, e in parte quale ampliamento di questi ultimi.
I nuovi spazi di vendita e museali si affacciano su di un piccolo volume nel quale trova posto la centrale AIL, e su di una fontana che ha la funzione di raffreddare le acque del processo di produzione. Questi elementi, in vista della nuova situazione da noi progettata e proposta, vengono colti come occasione per dare maggiore qualitĂ  alle principali superfici di ricezione, tramite la loro riqualifica.

Posteggi torpedoni
Una delle richieste esposte dalla committenza è stata quella di creare uno spazio per il posteggio dei torpedoni per evitare che gli stessi debbano sostare sul piazzale della zona carico e scarico. A tal fine si è ricavata un’area nei posteggi antistanti il fabbricato principale. Da questo spazio si propone un camminamento pedonale che si dirige verso la nuova zona di ricezione ed esposizione, per collegarsi poi con il passaggio di accesso alla zona uffici. La struttura è pensata con una semplice pavimentazione che riprenda quella esistente. Sarà esclusivamente la parte pedonale che, pensata in calcestruzzo pigmentato, segnerà il percorso che lega l’intero complesso.

Negozio e Museo e riqualifica spazi esterni
Il negozio è progettualmente e rappresentativamente la parte più importante; per questo motivo abbiamo posto particolare attenzione al lato formale dei nuovi volumi e alla relazione che si creano tra questi e le preesistenze. Questi ultimi si distinguono in:
- accessi e percorsi,
- spazi esterni quali giardino e fontana,
- aperture del fabbricato attuale, e in particolare le finestre degli uffici del primo piano,
- volume di trasformazione AIL.

Dopo attenta analisi proponiamo un volume a pianta trapezoidale che si apre su di una “corte aperta” di svago esterna, a completamento della linea di facciata dell’intero complesso. In questo modo riteniamo di cogliere l’occasione per rendere apprezzabile e di immediata lettura il nuovo edificio a destinazione pubblica, così da orientare in modo deciso gli ospiti; caratteristica che l’accesso attuale non sfrutta appieno.
Dagli spazi di posteggio ora riqualificati e ottimizzati, si percorre il nuovo tracciato pedonale che transita tra quello che sarà ora difficile riconoscere come stazione AIL, e lo stabile Alprose esistente, fino alla piazzetta-corte del nuovo volume. Una grande vetrata definisce questo volume su tutta la sua altezza, creando la zona d’entrata al negozio. Qui ci è parso interessante dare posto ad un piccolo angolo caffè.
Dal piano terra si può accedere a quello superiore tramite scala interna o ascensore; tutto questo piano gioverà di una balconata sullo spazio entrata ed ospiterà lo spazio museografico, con collegamento diretto al percorso esistente di visita alla produzione. La prima parte del percorso viene ridisegnato per adattarlo alla nuova situazione proposta dal progetto.

La zona dell’entrata, qui caratterizzata dalla doppia altezza, non è stata da voi richiesta; è però una nostra proposta progettuale ritenuta interessante al fine di riqualificare al meglio gli spazi e creare un ambiente di ricezione e di ospitalità alla clientela che desse la netta sensazione al visitatore di venire accolto; per proporgli quindi una qualità superiore ad un semplice spazio di compravendita. Questo diventa così uno spazio di rappresentanza e può assumere anche funzioni di carattere diverso ed aggregativo, saltuariamente, quale attività di “amministrazione” fungendo da spazio riunioni, “ricevimenti”, presentazioni ecc.
Il collegamento diretto con la corte esterna da nuovamente la possibilitĂ  di uno spazio qualitativamente apprezzabile per la ricezione e lo svago di ospiti e personale.

Per integrare il volume della cabina di trasformazione AIL antistante il nuovo fabbricato proponiamo la riqualifica dello stesso pur mantenendone la funzione. In concreto, vista la disponibilità delle acque derivanti dalla produzione, proponiamo di accentuare questa presenza trasformando l’intero piccolo edificio esistente in una fontana. Ciò lo rendiamo possibile tramite la semplice formazione di una vasca sul tetto, e il rivestimento delle facciate con materiale impermeabile e adatto alla situazione. Tramite questi piccoli accorgimenti si riesce a trasformare la costruzione, prima visivamente disturbante, in un volume di acqua con funzione estetica; integrandolo nel nuovo progetto e rendendolo utile per il raffreddamento delle acque di produzione senza pregiudicarne la sua funzionalità primaria, che è quella della fornitura in energia elettrica. Questo volume crea un gioco interessante di materiali e riflessi diventando attrattivo, ridisegnando così i percorsi pedonali.

Lo spazio negozio è un’unico volume aperto che si può organizzare a piacimento a dipendenza delle necessità di vendita. Una piccola superficie è riservata al servizio di caffè o altre bibite per la clientela; lo spazio ristorazione è invece interno con collegamento esterno alla corte.
La parte museografica si presenta quale balconata affacciata sull’entrata a doppia altezza; lo stesso è un piano libero con soffitto staccato dalle pareti per permettere alla luce naturale di filtrare ed illuminarne i contenuti. Uno spazio semplice e adatto ad esporre oggetti della storia della produzione della cioccolata, e più in particolare dell’azienda.
Il collegamento al percorso di visita della produzione infine, si inserisce nel nuovo volume come uno “imbuto” che invita a questa passeggiata all’interno della vera e proprio fabbrica di cioccolato.
 
Spazio museo
 
     
   
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